Domani, sabato 6 gennaio, presso l’ala mercatale di Cambiano, sarà possibile sottoscrivere ed aderire al reclamo collettivo contro SMAT promosso dall’Associazione Consumatori Codici Torino Onlus.
Sono già più di cento le famiglie che hanno firmato, lamentando disfunzioni del servizio, per la fuoriuscita di acqua sporca dai rubinetti di Cambiano.
Ideatore dell’iniziativa, che ricordiamo ha già organizzato una riunione con la cittadinaza al centro “Le Ali” in data 27 ottobre, è nuovamente il Consigliere di minoranza Alberto Benna che spiega: «Questo progetto è importante e va sostenuto perchè bisogna “incentivare” SMAT a fare maggiori investimenti sulle nostre reti dell’acqua potabile e sui pozzi. È di primaria necessità migliorare la qualità dell’acqua che ormai da anni a livello qualitativo sta peggiorando, al punto tale che Cambiano non è più autonoma dal punto di vista idrico ed è costretta a miscellare la propria acqua con quella di altri comuni. È importante sottolineare che SMAT in questi ultimi due anni ha continuato a farci pagare l’acqua a prezzo pieno senza aver mai preso in considerazione i disservizi che ha provocato. Nessuno a Cambiano pretende di non pagare l’acqua ma di farlo ad un giusto prezzo, tenendo conto che se c’è un disservizio, come capita ancora a volte, questo va riconosciuto come minore importo sulla bolletta. Sarebbe opportuno un riconoscimento delle fuoriuscite di acqua sporca avuti in passato tramite una scontistica o una restituzione di una parte di quello che ci è stato imposto nelle bollette, e stabilire maggiori investimenti sul territorio. L’Associazione proverà a centrare e a ottennere almeno uno di questi due risultati. Più siamo a firmare meglio è. Noi de “Il Centro per Cambiano” ci siamo spesi a sostenere questa inziativa, come faremo sempre ponendoci a sostegno di tutti quei cittadini che pagano e non hanno risposte. Ricordo di presentarsi sabato 26 gennaio, presso l’ala mercatale dalle ore 8,30 alle ore 13,00, muniti di documento d’identità e di portate l’ultima bolletta dell’acqua emessa. Potrà firmare il reclamo solo l’intestatario dell’utenza».