Nell’ultimo Consiglio è stata bocciata la proposta di Alberto Benna di organizzare i gruppi di controllo di vicinato, con la spiegazione che questi devono nascere spontaneamente. I due gruppi di minoranza non retrocedono, aggiustano il tiro, si coalizzano e organizzano una riunione di incontro dei cittadini con Diego Innocenti, Vice Presidente Nazionale dei Gruppi di Controllo di Vicinato, il 26 ottobre alle ore 21,00 nella sala seminterrata di Piazza Vittorio Veneto. Promotori dell’iniziativa il Consigliere Alberto Benna de”Il Centro per Cambiano” e il Consigliere Ernesto Saggese di “Vento di Cambiamento”. Relatori della serata la responsabile del gruppo di vicinato di Madonna della Scala Giovanna Fassoni Villani che dati alla mano ha spiegato quanto questo strumento dissuasivo e deterrente abbia portato da una situazione di 17 furti con 6 casi di presenza in casa e 21 tentativi di furti nel 2015 a 1 solo tentativo di furto nel 2018, spiegando con dovizia di particolari come 143 vicini collegati tra loro via gruppo whatapp, sms o telefonate operano sul territorio, semplicemnte facendo attenzione a persone o situazioni sospette e segnalando tali presenze alle forze dell’ordine. Il gruppo di vicinato come ribadito dal Vice Presidente Nazionale dei gruppi di controllo di Vicinato, ha infatti solo il compito di segnalare, non può organizzare ronde o intervenire. Lo scopo è quello di creare una rete di informazione in cui si raccolgono più dati possibili da passare alle forze dell’ordine. Si diventa noi stessi le prime telecamere di sorveglianza sul nostro territorio, e questa circolazione di informazioni capillari, raccolte da persone che conoscono molto bene la propria zona, diventa il principale “disturbo” per i malintenzionati e la principale fonte da cui far partire le indagini o anche solo i pattugliamenti per le forze dell’ordine. I gruppi devono avere un coordinatore e tutti i membri devono firmare un foglio di adesione, che deve essere consegnato alla Stazione di Polizia. Nella serata è stata consigliata la nascita di gruppi piccoli, per dare una maggiore efficacia al controllo. Non ci sono costi, a parte per il Comune che pagherà il posizionamento della cartellonistica che serve a segnalare nella zona l’esistenza della sorveglianza di vicinato. Chi volesse aderire o organizzare un gruppo, devo solo far firmare il modulo di adesione, nominare il coordinatore e contattare il referente di zona. Per il momento è possibile fare riferimento ai Consiglieri Benna e Saggese. Intanto in città i lavori sono in corso.
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