Alla Manifestazione SI TAV di Piazza Castello del 12 gennaio, era presente anche Carlo Vergnano insieme a diversi Amministratori provenienti da tutta l’Italia. In 130 si sono dati appuntamento per chiedere di realizzare la linea ad alta velocità.
Il primo a porsi delle domande sulla trasparenza della decisione è stato Gianluca Gentile, portavoce del M5S di Cambiano, che ribadisce: «La posizione del movimento è quella tenuta a livello nazionale. Si stanno attendendo le valutazioni dei costi e benefici, come giustamente ha detto Toninelli».
«La nostra linea è quella enunciata da Bertola – afferma Gentile – Non si possono fare i conti senza l’oste».
La domanda posta da Gentile, l’abbiamo girata al Sindaco.
Prima di decidere se partecipare ha chiesto alla cittadinanza o è un iniziativa presa secondo direttiva PD?
«Premesso che non ho preclusioni politiche verso il M5S; voglio precisare che ho partecipato positivamente a tavoli di lavoro su diversi fronti con vari loro esponenti, tra cui la Sindaca Appendino, il Vicesindaco della CMTO Marocco, l’Assessora La Pietra e la Consigliera metropolitana (ora deputata) Pirro, con la quale sono riuscito a far effettuare la bonifica del fosso Rurà, dopo 25 anni dall’individuazione dell’azienda responsabile dell’inquinamento.
Come Amministrazione Comunale, proprio per sostenere la nostra totale indipendenza da qualsiasi partito, abbiamo scelto di non portare in Consiglio Comunale un ordine del giorno a sostegno della TAV proposto dal PD, pur essendo favorevoli all’opera. In tal senso ho espresso il mio voto a favore del completamento della TAV in Città Metropolitana il 10 dicembre scorso (dove le modalità di voto sono nominative e non per alzata di mano) insieme ad altri 168 Sindaci (9 astenuti e un voto contrario), mentre sabato scorso ho accettato l’invito a partecipare al flash mob in piazza Castello per ribadire quella posizione, così come altri 130 colleghi Sindaci indipendenti come me o di differenti estrazioni politiche».
Cosa ne pensa dell’affermazione fatta da Giorgio Bertola sull’analisi costi-benefici?
«Sull’analisi costi-benefici non sono d’accordo, nel senso che non occorre essere dei grandi matematici per comprendere che, individuato l’obiettivo, è abbastanza semplice veicolare l’esito finale, tanto più in un’analisi in cui le voci previsionali sono predominanti. Come se non bastasse non è un segreto che chi l’ha redatta non sia un organismo indipendente, ma un gruppo di esperti dichiaratamente NO TAV».
Quali sono le sue motivazioni del SI Tav?
Se oggi anziché della Torino – Lione si parlasse della Milano – Roma, ci sarebbe di sicuro un movimento NO-TAV per quest’opera, eppure anche allora c’erano stati cittadini contrari, ma non esistevano i social e non era dunque possibile ottenere l’effetto mediatico attuale. Oggi si fa fatica a trovare posto sui treni che percorrono quella linea, sicuramente ben al di là di ogni più rosea aspettativa delle valutazioni dell’epoca.
Utilizzo spesso l’alta velocità: poter salire sul treno a Cambiano e dopo sole 6 ore essere a Napoli, è un’opportunità che 40 anni fa sarebbe stata assolutamente impensabile.
Opere di questa portata non possono essere progettate quando si inizia ad avvertirne la necessità, perché, considerati i tempi necessari per realizzarle, si arriverebbe fuori tempo massimo.
Il progresso tecnologico e il mondo vanno avanti velocemente ed inesorabilmente; bisogna avere visione verso il futuro.
I giovani di oggi e quelli che verranno sono cittadini del mondo che hanno e avranno sempre più necessità di spostarsi velocemente da un paese all’altro. Cancellare quest’opera andrebbe a discapito dei nostri nipoti, figli e futuri cittadini d’Europa e del mondo, che nel tempo non potranno disporre di questa infrastruttura.
Considerata la fase attuale dell’opera, un conto è studiare come ottimizzare alcune parti del progetto per cercare di ridurne i costi, mentre ben diverso è cancellarla.
La speranza è che il Governo anziché farne puramente una questione propagandistica riesca a provare ad immaginare il futuro».
Sulla TAV anche Cambiano risulta essere divisa in due. Da una parte quelli che non hanno gradito la presenza del Sindaco al flash mobe e alla manifestazione.
Dall’altra alcuni cittadini ringraziano, come afferma il Sindaco: «Nell’occasione molti dei cambianesi presenti sono venuti a salutarmi, così come altri che ho incontrato nei giorni successivi mi hanno manifestato la loro gratitudine per aver partecipato».