Continuano le mostre de “La lunga stagione dell’arte cambianese”.
Nella Sala Conferenze della Biblioteca Civica di Cambiano, in via Lagrange n°1, questo mese è in allestimento l’esposizione delle opere ad acquerello di Simone Trotta.
La mostra, a cura di Daniela Miron in collaborazione con la Biblioteca Civica “F.lli Angelo e Stefano Jacomuzzi” e di Santina Barbera, sarà inaugurata il 6 maggio alle ore 15,00 e rimarrà successivamente aperta al pubblico fino al 27 maggio, negli orari di servizio della biblioteca.
L’artista vive a Vaie, un piccolo paese nella bassa Val di Susa, lavora nel mondo dell’informatica e adora dipingere en plein air. L’anno scorso, nel 2022, è stato invitato per la prima volta al Monza in Acquerello, che ad oggi è per lui la manifestazione più importante per gli amanti di questa tecnica. In questo evento ha esposto alcune sue opere e fatto un paio di dimostrazioni. Da quest’anno è entrato a far parte del consiglio direttivo del Piemonte Artistico Culturale. È anche un assiduo frequentatore di estemporanee in cui ha vinto diversi premi.
Come è nata la passione per la pittura?
«Ho sempre amato la pittura, tanto che ho passato due anni di ITIS a disegnare al posto di seguire le lezioni, così i professori mi hanno consigliato di cambiare scuola. Sono quindi ripartito da zero al liceo Artistico Renato Cottini a Torino, diplomandomi nel ’99. Uscito da lì ho completamente abbandonato la pittura per dedicarmi alla musica, perché come dice il detto: “impara l’arte e mettila da parte”. Dopo quasi vent’anni di musica live in giro per l’Europa ho messo da parte gli strumenti musicali e sono ritornato a dipingere. Ho frequentato workshop con i più grandi acquerellisti italiani e internazionali e ad oggi la pittura è diventata la mia ossessione».
Usa solo la tecnica ad acquerello? Perché questa scelta?
«Principalmente sì, per due ragioni: la prima è che l’acquerello ha sempre esercitato su di me un fascino irresistibile. Non che non provi nulla guardando i dipinti ad olio o con altre tecniche, ma con l’acquerello l’esplosione di sentimenti dentro me è tutta un’altra cosa. Il secondo motivo è la praticità. Anche se tutte le zie continuano a ripetermi che sono precisino “perché sono del segno della Vergine”, quando dipingo spesso sono caotico e con l’olio o l’acrilico mi toccherebbe tutte le volte ritinteggiare lo studio. Con l’acquerello è tutto più comodo, una passata di spugna e tutto torna pulito. Mi piace comunque sperimentare e ogni tanto mi allontano dalla mia comfort zone per buttarmi su tecniche alternative».
Quali opere ha scelto di esporre per questa che è la sua prima mostra individuale?
«Sì, corretto. Prima mostra personale. Ho già esposto altre volte con 3-4-5 pezzi ma erano sempre collettive».
Qui di seguito la lista delle opere d’arte che saranno presenti dal 6 maggio in Biblioteca:
La finestra blu – Acquerello su carta 56 x 76 cm del 2021;
I colori di Torino – Acquerello su carta 56 x 76 cm del 2021;
Torino di sera – Acquerello su carta 38 x 56 cm del 2022;
Torino quando piove e fa freddo – Acquerello su carta 56 x 76 cm del 2022;
Una spiaggia sessant’anni fa – Acquerello su carta 38 x 56 cm del 2021;
Dior – Acquerello su carta 30 x40 cm del 2021;
Vicoforte – Acquerello su carta 56 x 76 cm del 2022;
Premiato col quarto posto all’estemporanea di Vicoforte 2022;
Tornando a casa – Acquerello su carta 38 x 56 cm;
Selezionato al concorso di Fabriano in Acquerello 2022;
C’erano una volta i walkman – Acquerello su carta 56 x 76 cm del 2022;
Lo scorcio – Acquerello su carta 56 x 76 cm del 2021;
Non è Tex Willer – Acquerello su carta 38 x 56 cm del 2021;
Il rovescio – Acquerello su carta 38 x 56 cm del 2023;
San Gimignano – Acquerello su carta 20 x30 cm del 2022;
Quella sensazione di umido nelle ossa – Acquerello su carta 60 x 140 cm del 2023;
Piazzetta al tramonto con sacco di gente che fa l’aperitivo al bar – Acquerello su carta 38 x 56 cm del 2022;
Cambiano – Acquerello su carta 56 x 76 cm del 2023;
Bianco e nero – Acquerello su carta 38 x 56 cm del 2023;
Una gran bella nuvola – Acquerello su carta 56 x 76 cm del 2023
Lavanda – Acquerello su carta 38 x 56 cm del 2022;
Linea 15 – Acquerello su carta 30 x 40 cm.
Oltre a questi dipinti ci saranno alcuni ritratti che non hanno titolo.
Quale di queste opere è quella che più la rappresenta e perchè?
«Ci sono diverse opere a cui sono legato e che hanno una storia particolare ma quella per me più importante e che mai venderò è “Dior”. È il ritratto di uno dei miei 8 mici e secondo me rappresenta la vera anima dell’acquerello. L’ho dipinto un pomeriggio durante un’esposizione a Torino per un’associazione. Ero accaldato, annoiato, scomodo e un temporale, che di lì a poco ci avrebbe fatto scappare tutti, si avvicinava minaccioso, eppure con poche pennellate ho “fatto emergere” dal foglio il soggetto. È come se l’avessi evocato. Spesso l’artista “tortura” i propri dipinti con continue velature, micro dettagli e ritocchi su difetti che solo lui vede. In quel caso ha vinto in me la spontaneità e la freschezza. È stato un guizzo che non sono più riuscito a replicare perché sempre troppo concentrato a raggiungere “la perfezione” quando invece il vero obbiettivo dovrebbe essere la naturalezza. Per quello lo conserverò a vita, è un mio punto di riferimento verso dove dovrei andare».
Perchè visitare la sua mostra?
«Perché in questo mondo digitale è secondo me fondamentale poter osservare i dipinti dal vero. Dal vivo sono tutta un’altra cosa. Inoltre, può essere un momento per confrontarsi con altri artisti, scambiarsi opinioni, consigli e critiche. Se tutto questo non dovesse bastare, c’è il rinfresco».
A parte l’ironia deliziosa con cui descrive sui social i suoi lavori, cosa racconta in genere di sé attraverso l’arte?
«Credo che tutto dovrebbe essere affrontato con il sorriso sulle labbra, anche il lavoro. Non mi piace prendermi troppo sul serio e questo potrebbe essere un pregio come un difetto. C’è bisogno di ridere in questo mondo. Tra l’altro questa mia propensione all’ironia mi ha portato ad aprire un blog. Dipingo per passione e non per lavoro, quasi tutti i dipinti che faccio li realizzo per crescita personale e non per lucro, proprio per questo faccio molto fatica a separamene quando li vendo, è come se mi privassi di una parte di me. Una cosa che dico a tutti i miei allievi è di “cercare l’errore”. È più facile ricordarsi di una scottatura piuttosto che di una carezza».
Simone Trotta impartisce lezioni di acquerello a Torino e in Val Susa (per ora a Vaie) per principianti e/o tutti coloro che vogliono approfondire le proprie conoscenze su questa tecnica.
Ha un blog “Simone Trotta Art” in cui racconta e descrive la pittura anche a chi non la pratica, cercando però sempre di far divertire il lettore perché come recita lo slogan del blog stesso: “È un mondo Watercolor, molto water e poco color”.