É vero che tante persone sembrano scegliersi le malattie, ma purtroppo è vero anche il contrario. I difetti genetici sono tanti e più o meno gravi. Alcuni li rilevi anche prima della nascita, altri li riconosci con il passare del tempo. Tante malattie e tanti eventi come quelli cardiovascolari, tumorali, neurologici, polmonari, renali, gastroenterologici ecc. hanno un inizio subdolo, per altri invece l’inizio è drammatico e soprattutto diversamente prevedibile. Con l’avanzare dell’età i quadri delle malattie peggiorano, anche lentamente, per sfociare in condizioni che riducono sia la lunghezza sia la qualità della vita. Quanto più i problemi sono numerosi e/o gravi quanto più si entra in quella fase di “ fragilità“, che non equivale ad una condanna, ma che deve essere confinata, accerchiata dalle idonee cure, mediche ed assistenziali. Abbiamo visto tutti quanto è successo con la pandemia da COVID-19, ma non dimentichiamoci che i “pazienti fragili” rischiano di lasciarci anche per infezioni virali e batteriche, innocue per i sani, durante l’inverno e anche per il grande caldo d’estate. I decessi sono migliaia, ma non fanno notizia. Che fare allora? Rispettiamoli e proteggiamoli. Nessuno di noi è immortale, non pensiamo che certe cose capitino solo agli altri, facciamo attenzione ai sintomi, specie a quelli diversi dal solito. Abbandoniamo “il fai da te” diagnostico e terapeutico e facciamoci consigliare bene dai medici di fiducia, presenti non per vanagloria, per giudicare, ma per aiutare. Ognuno di noi è unico e quello che va bene ad uno, all’altro non serve o è dannoso.