Ecco la “bella Napoli” che Cambiano ha portato a Parma.
Sono Diego Sibio e Nino Micalizzi de “La Dolce Vita” i due pizzaioli cambianesi che hanno partecipato all’ultima edizione dei mondiali di pizza STG a Parma.
Come nasce l’idea di partecipare a questa competizione?
«L’idea nasce perché ne abbiamo sempre sentito parlare e abbiamo deciso di metterci in gioco anche noi per vedere come sarebbe andata».
Cosa significa “pizza STG”’?
«Bisogna considerare che la pizza napoletana è diventata patrimonio dell’Unesco e che devono essere osservate precise regole. STG significa specialità tradizionale garantita. Il disciplinare delle politiche agricole prevede requisiti precisi e severi. Il peso della pallina di impasto deve essere di 250 gr., il pomodoro San Marzano D.O.P., bufala campana e olio Evo, sale e basilico. Stesura “a schiaffo”. Tempi di cottura ben definiti tra 60 e 90 secondi. Forno a legna. Si può decidere se presentare una marinara o la classica margherita».
Cosa avete presentato?
«Abbiamo deciso di presentare la classica margherita, utilizzando gli ingredienti certificati che abbiamo sempre in pizzeria».
Diego che sensazioni hai provato in gara?
«Avevo molta ansia, avevo paura di sbagliare ma una volta passato dietro al banco di lavoro mi sono sentito a casa ed è iniziata la magia».
Cosa ti sei portato a casa da questa esperienza?
«Oltre al nono posto inaspettato tante belle idee da realizzare e su cui sto lavorando in pizzeria. Vogliamo fare impasti alternativi oltre a quelli che facciamo già».
Quali sono?
«Durante la settimana si trovano gli impasti classici, integrale e 5 cereali, nel fine settimana arricchiamo la scelta con impasti a base di Kamut e canapa, o curcuma e carbone vegetale».
Progetti per il futuro?
«Sicuramente partecipare ai prossimi mondiali con più determinazione e competitività».
Giuseppina Melino