«In merito all’interrogazione, avente ad oggetto un eloquente “caso di scabbia – spiega il Sindaco Carlo Vergnano – in data 18 luglio il Segretario Comunale ha inviato a “tutti i Consiglieri” una segnalazione in merito alle modalità di trattamento dell’argomento, facendo presente che il Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali, approvato a maggio 2018, vieta di trattare “dati particolari” (ex c.d. dati sensibili) tra cui dati relativi alla salute della persona. Invitava quindi il Sindaco in quanto Presidente del Consiglio Comunale a valutare la necessità di discutere l’interrogazione in seduta segreta, come previsto dall’art.11 del vigente Statuto e dall’art.10 del Regolamento Comunale. Inoltre invitava tutti a valutare la necessità che nello svolgimento del dibattito non emergessero dati personali correlati alla salute».

«Considerato il vergognoso processo mediatico già subito dalla famiglia e dall’alunno a suo tempo ho deciso di accogliere l’invito del Segretario Comunale e di discutere l’interrogazione a porte chiuse, nel rispetto di Statuto e Regolamento – chiosa Vergnano – Se le minoranze hanno deciso di uscire dall’aula evidentemente è perchè non erano interessate a discutere il punto, quanto approfittare della mia decisione per cavalcarlo e per così alimentare quella fetta di ignoranza che popola i social. Il punto è stato comunque discusso dai Consiglieri presenti».