Giancarlo Bozzato è il papà di Valentina, insieme tanti anni fa sotto le feste di Natale, quando lei era piccina e con l’influenza, hanno iniziato a giocare per far passare il tempo con ingredienti semplici e facilmente reperibili in casa: farina, acqua e fogli di carta. Nascono così le prime statuine di animaletti create dalle manine della piccola.
«Oggi sono in pensione e ho ripreso il progetto, che è diventato il mio hobby – racconta papà Bozzato – ho sostituito i materiali con carta igienica economica e vinavil. Uso delle anime in metallo con cui do forma al corpo delle statuine, avvolgendole con la carta e modellandole poi con le mani».
«Quest’anno ho deciso di creare qualche movimento per alcune parti: ci sarà una cascata con acqua che scorre, due statuine che pescano, una macina che gira e, se riesco a realizzarlo, un centurione che sta lavorando – racconta il papà di Valentina – Il paesaggio è costruito con la schiuma usata come isolante che mi permette di riuscire a dare le forme con facilità. Con la rete metallica ho fatto lo scheletro delle montagne che poi ho rifinito con la schiuma, riuscendo a riprodurre l’effetto roccia. Ho poi colorato tutto con le tempere e ho collegato dei faretti Led per l’illuminazione».
Quanto sono grandi le statuine e quante ne ha create fino ad oggi e quanto è grande il presepe montato?
«Tra statuine e animali ne ho una trentina e sono alte circa 25 cm l’una. Il presepe avrà una dimensione di 2,5 metri per 2,5 metri e sarà posizionato nella zona Piloty di Corso Onorio Lisa, sarà quindi visibile a tutti».
Quanto tempo ha dedicato quest’anno al progetto?
«C’è voluta tanta pazienza e tanto tempo, diciamo che l’ho costruito in tre mesi, lavorandoci a ore perse».
A chi dedica questo presepe, credo sia scontato domandarlo.
«L’ho iniziato con mia figlia ed è il presepe che ogni anno dedico a lei».