M. sogna di trovarsi in una sorta di camera mortuaria. Intorno a lei aleggiano le anime dei trapassati. In un primo momento si sente spaventata, ma poi riesce a calmarsi, perché capisce che queste presenze non vogliono farle del male. Prova invece un sentimento di profonda frustrazione, perché si chiede come mai sia finita ad aspettare di pagare alcuni conti, forse delle bollette, in un posto così fuori dal comune.
Ciò che salta subito all’occhio è la staticità della visione che, priva di uno sviluppo attivo, come il fermo immagine di un istante cristallizzato nel tempo, può fornirci un indizio importante sullo stato d’animo della sognatrice. M. ci appare immobile, bloccata in uno spazio dell’inconscio che assume le sembianze di un luogo ameno e allo stesso tempo angosciante. Ed è in effetti ciò che rappresenta, a livello simbolico, la camera mortuaria: uno spazio recondito della mente in cui M. ha relegato le preoccupazioni e le paure che si palesano sotto le sembianze di figure spettrali. Non a caso, se ci pensiamo, è usanza comune nel nostro linguaggio definire fantasmi della mente le questioni irrisolte, ovvero quelle situazioni che abbiamo lasciato in sospeso e che tornano a riproporsi nel presente, minando la nostra serenità.
Dopo l’iniziale turbamento, M. riesce ad arginare la paura; questo avviene perché la sua mente istintiva è capace di leggere oltre l’illusione, e quindi di vedere le figure spettrali per quello che rappresentano. La presa di coscienza è lì, latente, M. sa di avere dei conti da pagare, conti che sarebbe molto più semplice liquidare se fossero in effetti semplici bollette –come lei stessa ipotizza- e non sospesi con il passato. Ed in questo senso, l’immagine fissa della camera mortuaria diventa la chiave di volta che regge tutto il sogno, dato che M. vuole uscirne. Probabilmente, la nostra lettrice sta affrontando un momento particolare della sua vita, dei conflitti interiori che ricalcano eventi già vissuti. Come è naturale, l’inconscio reagisce riportando a galla le sfide del passato, perché sa che, solo affrontandole una volta per tutte, la nostra lettrice potrà andare oltre.
Quindi, cara M., la risposta è a portata di mano, nel tuo sogno. Puoi, devi prenderti il tempo di guardarli, questi fantasmi, per lasciarteli finalmente alle spalle e tornare a splendere più di prima.
Un fortissimo abbraccio.
Paola Alesso.