Sogno A.
“Sogno di assistere ad uno spettacolo teatrale di cui mio nipote è protagonista, insieme ad altri compagni. All’improvviso un bambino gli sferra un pugno in faccia, facendolo sanguinare copiosamente dal naso. Mi sento turbata, anzi sconvolta, e lo divento ancora di più, quando vedo mio nipote cadere all’indietro dai gradini che conducono al palco.”
Ciò che salta all’occhio, ad una prima lettura, è il ruolo marginale di spettatrice ricoperto da A., la signora che ci scrive. Una metafora che allude con ogni probabilità all’impossibilità reale di intervenire in una situazione problematica, o, più semplicemente, allo stato d’incertezza provocato da una decisione importante su cui deve riflettere.
Il teatro, con il palco, il sipario e gli attori impegnati ad interpretare un copione, raffigura l’allegoria per eccellenza dell’esistenza umana.
Tragedie, o commedie, a seconda dell’occasione, rievocano i sentimenti, i desideri e anche le paure di chi sta sognando.
Parallelamente, l’immagine di un bambino, tanto più se ha il volto di una persona cui si è affezionati, richiama numerosi significati, tutti riconducibili al soggetto sognante. Può infatti alludere alla nascita di un nuovo sentimento mai provato in precedenza, a una relazione ai suoi esordi, o ancora a un progetto in fase di sviluppo. In ogni caso, rappresenta qualcosa di fragile e bisognoso di cure, proprio come lo sarebbe un bambino, un bambino che la nostra sognatrice identifica con il nipote colpito da un pugno sul naso.
Fermiamoci a riflettere su questo ennesimo simbolo. Il naso viene associato non solo all’olfatto, ma anche al concetto di curiosità e intuito. Non a caso nel linguaggio comune si usa dire che una persona “ha naso”, o “ha fiuto”, quando è dotata di un buon sesto senso. Perciò il pugno sferrato a tradimento al nipote lascia supporre che A. abbia subito un torto, forse un’offesa grave: la sua capacità di giudicare persone e situazioni è stata messa in discussione, l’autostima minata da un senso di privazione, e il sangue che cola dal naso ne è la manifestazione simbolica.
La caduta dalle scale concorre a rafforzare l’immagine generale, infatti richiama a sua volta l’idea di una perdita non solo di status, ma anche di autostima e fiducia verso il prossimo. Come nel sogno è stato un compagno a provocare la caduta dal palco del nipote, è probabile che nella vita reale sia stata una persona di cui A. si fidava a comportarsi in modo scorretto.
Detto questo, ciò di cui bisogna tenere conto è il messaggio che l’inconscio sta tentando di trasmettere, e cioè che la vita, quella vera, non si riduce a una mera rappresentazione teatrale di cui si può solo essere spettatori.
Ciò significa che A. può alzarsi dalla poltrona riservata al pubblico e intervenire.
Hai naso, cara amica, possiedi le giuste capacità intuitive che ti permetteranno di sbrogliare la matassa. Prendi in mano la situazione e proteggi ciò che hai di più caro, che sia un progetto di lavoro, o un legame affettivo!
Un forte abbraccio,
Paola Alesso.