Ci sono voluti ben 33 anni, ma il Napoli non solo ha vinto il terzo scudettto, lo ha conquistato anche con 5 giornate di anticipo dalla conclusione della Serie A, grazie al pareggio 1-1 contro l’Udine.
Giovedì 4 maggio in tutta Italia sono esplosi i festeggiamenti e non potevano certo mancare al Napoli Club di Cambiano, guidati dal Presidente Pietro Mitrione.
Il Napoli è Campione d’Italia. Cosa ha provato con il fischio di fine partita, che ha decretato la vittoria?
«Io personalmente ho avuto la fortuna di vedere vincere dal Napoli tutti e tre gli scudetti della sua storia e devo dire che se penso ai primi due penso subito all’artefice massimo di quelle vittorie e cioè a Diego Armando Maradona. Non che quei primi due trofei non fossero anche il frutto di un’organizzazione e di un progetto sportivo societario, ma Maradona ha marchiato per sempre nel mio immaginario soggettivo la sua firma indelebile su quei trofei. Oggi se penso a questo scudetto penso di più ad una squadra di ottimo livello, ma con quattro/cinque eccellenze Osimen, Kvaratskhelia, Kim, Zielinski etc. e poi ad una importante programmazione della Società e tecnica, penso ad Aurelio De Laurentiis e a Spalletti condizione determinante per la vittoria».
Che ne pensa dell’affermazione diffusa che lo scudetto è un riscatto per Napoli?
«Non mi piace caricare troppo di significati una vittoria sportiva e non voglio rischiare di cadere nella facile retorica. Questo scudetto è una delle cose che in tanti hanno definito rinascita della città di Napoli: sport, cultura, miglioramento delle condizioni di vita sociale, progresso scientifico con tante eccellenze, aumento massiccio del turismo etc.
Adesso si tratta di continuare nella programmazione, non solo in campo sportivo ma nell’intero panorama e in tutti i settori della Società Partenopea».
Cosa avete organizzato per festeggiare questo grande e importante risultato?
«A Cambiano abbiamo registrato una grande partecipazione ai vari momenti dei festeggiamenti ai quali hanno partecipato e continuano a partecipare tifosi, anche non iscritti al Club, provenienti un po’ da tutte le Provincie Piemontesi. Abbiamo organizzato e stiamo ancora programmando pranzi e cene in sede, abbiamo stampato tre tipi di cartoline postali commemorative per la vincita di questo scudetto, addobbato con striscioni, uno dei quali recita “Scusate il ritardo, ricomincio da 3”, frase presa in prestito dal grande Troisi. In varie occasioni il piazzale è stato addobbato di azzurro. Ci saranno anche tante altre iniziative che culmineranno in un grande evento a Torino il 26 Maggio in una festa che si terrà presso il Dopolavoro Ferroviario di Torino in via Sacchi 63. Parteciperanno artisti provenienti da Napoli, ci sarà il noto tenore Joachin, il cantante e sassofonista Enzo Ferraro, il DJ Toni, l’attore Matteo Ferrara che declamerà alcune poesie tratte dall’ultimo mio libro. Insomma un bellissimo evento popolare, completamente gratuito e organizzato da soli volontari, cosa che ha reso possibile il tutto».
«Il Club ha affrontato momenti tremendi in tre anni di Covid – ci tiene a ricordare il Presidente – e siamo riusciti solo da poco a riprenderci in termini di partecipazione ed economicamente, senza l’ aiuto di nessuno ma solo in virtù delle tessere, della nostra attività di autofinanziamento e degli amici sponsor».
«Io rivendico con orgoglio di essere una Associazione non assistita del territorio – chiosa infine Mitrione – ma questa è bun’altra storia».