Femminicidio, pari opportunità, bullismo sono i temi, purtroppo di grande attualità, trattati e combattuti dall’Associazione Progetto Angelica e presentati nell’evento di sabato 9 giugno, ore 21,00 al Giardino Jan Palach di via Bellezia 19, a Torino. Ospite della serata il gruppo Riflesso di cui fa parte il batterista cambianese Paolo Sgro, con la canzone “Finirà la notte”, nata come denuncia del femminicidio, con cui il gruppo ha partecipano al concorso organizzato dalla A.M.I. “ Volare nel Blu” piazzandosi al terzo posto con la pubblicazione del loro brano sul CD “Volare nel Blu” edito dalla Top Record di Milano.
Sgro lascia a Massimo Cortini il compito di presentare il gruppo.
Chi sono i Riflesso, da quanto tempo suonate e che genere?
«Batteria Paolo Sgro, Tastiere e Voce Massimo Cortini, Voce Solista Jessica Prastaro, Chitarra Mauro Tortora, Basso Massimo Claus, Sax e Voce Toni Scotellaro. Il gruppo nasce nel 1987 a Carignano, il nostro genere è Pop Rock Italiano Inedito».
Avete partecipato a diversi concorsi, e continuate a fare tantissimi concerti live in diversi locali torinesi e della provincia: Maccarone, Maglio, Limo the City, Le Roi. Qual è il vostro punto di forza?
«Continuare a suonare con lo stesso entusiasmo della prima volta, in più di 2 ore di Concerto Live cerchiamo di adeguare il nostro stile alle nuove tendenze e sonorità portandole sui vari palchi assolutamente dal vivo. Ultimamente collaboriamo con la Cabarettista Anna Santoro, dove è possibile, portando un mix vincente con musica inedita e cabaret nelle piazze come Piazza D’Armi e il Teatro Operti di Torino».
“Finirà la notte” ha aperto una collaborazione con l’associazione e il progetto Angelica. Quanche dettaglio?
«È partito tutto dall’esibizione del 23 settembre 2017 al teatro Gioiello in cui abbiamo aperto il concerto di Antomar con due nostri brani inediti “Legata ad un filo” e “Finirà la notte”. Stefania Benni la presidentessa della Associazione Progetto Angelica, che era tra il pubblico, il giorno dopo ci ha contattato direttamente su Facebook. Da li è nata una collaborazione che ogni tanto si concretizza come in questa occasione del 9 Giugno. Progetto Angelica tratta proprio argomenti come femminicidio, pari opportunità, bullismo e la canzone ormai viene usata anche come sigla nei loro incontri».
Come nasce l’idea di comporre “Finirà la notte”?
«La canzone nasce prima musicalmente. Poi abbiamo scritto il testo sul femminicidio, ma senza essere banali su una questione così delicata. Molte nostre canzoni parlano dei rapporti tra le persone e/o denunciano piaghe sociali».
Ha accennnato anche della canzone “Legata ad un filo”, di cosa tratta?
«Parla dei rapporti tra le persone, non solo amorosi ma anche di amicizia, tra genitori e figli, dove il filo non può essere spezzato ne lasciato andare via altrimenti tu come un aquilone cadresti giù sbandando a destra e sinistra senza più guida. Il filo che ti lega ad altre persone».
È uscito il Cd autoprodotto “Riflesso”, consigliatissimo. “Finirà la notte ” sostiene, da voce alle donne e combatte queste orrenda piaga del femminicidio nella società moderna. Quando poi il talento e la battaglia sociale si incontrano e anche la musica non tace ma sostiene il sacro diritto alla vita, una speranza in più si apre: le canzoni arrivano al cuore molto più facilmente di una pubblicità o di uno slogan, è importante raggiungere quante più donne possibili, con ogni mezzo che si dimostri efficace, e dar loro il coraggio e la forza di denunciare e di salvarsi.