È Antonio Zazza il nuovo Mister dei piccoli amici del San Luigi Cambiano 2012/2013.
Cosa fai nella vita Antonio?
«Sono uno studente universitario, studio scienze motorie all’Università di Asti, nel tempo libero gioco in promozione all’Atletico Torino e adesso guido la squadra 2012/2013 del San Luigi Cambiano».
Come mai la scelta di questo percorso di studio?
«Mi piace molto l’attività fisica e relazionarmi con gli altri, mettendomi a confronto con le potenzialità che posso acquisire giocando in squadra».
Quindi insegnare è un piacere per te?
«Si mi piace un sacco. Formare un gruppo, che sia una squadra o un team, è davvero stimolante».
Quando è nata la tua passione per il calcio?
«Da quando ho 5 anni. Ho giocato fino ai 10 anni al Torino, in seguito ho passato tutta la mia carriera al Trofarello, dove mio papà era direttore sportivo, poi mi ha chiamato l’Atletico Torino ed è 4 anni che gioco con loro».
Che cosa sogni per il tuo futuro?
«In futuro vorrei fare il preparatore atletico in alte società, fare categorie alte».
Quindi aiutare gli altri è alla base della tua motivazione personale?
«Esatto, mi gratifica un sacco».
Come mai hai scelto il San Luigi Cambiano?
«È vicino casa ed è una società che sta crescendo, sta organizzando quasi tutte le categhorie, sta cercando di far giocare tutti i ragazzi del paese, perchè alla fine il calcio è uno svago per tutti».
Per quanto riguarda l’ambiente, cosa ti ha colpito di più di questa società?
«Questa società è piccola ma buona. I ragazzi si conoscono tra di loro, vanno a scuola insieme passano il tempo a giocare anche fuori dall’attivtà. I campi sono dell’oratorio, con aree attrezzate al gioco. Fanno poi l’oretta e un quarto di allenamento sempre divertendosi».
Questa del 2012/2013 è la fascia d’età che preferisci di più allenare?
«Si perchè è l’età dei primi tiri, quando impari a rincorrere il pallone, tutte quelle cose che ti faranno amare ed iniziare la passione per il calcio».
Cosa non deve mancare ai bambini?
«La felicità del giocare a pallone».
L’obiettivo di quest’anno?
«Farli appasionare a questo sport, farli divertire. Il resto arriverà più avanti».
Thomas Marchiori