Tra le autrici cambianesi si sta facendo notare la scrittrice Paola Alesso, che, con il suo terzo libro “Tutta colpa del karma”, ha conquistato i suoi lettori, regalato sorrisi e raccolto consensi e fior fiore di recensioni davvero positive.
Eccoci al suo terzo libro “Tutta colpa del Karma”, ci racconta di cosa parla e di come è nata l’idea?
«Tutta colpa del Karma” racconta la storia di Agata, una ragazza sulla soglia dei trent’anni che, delusa dal lavoro e dalla vita affettiva, decide di compiere un viaggio in Tailandia per ritrovare se stessa e decidere del proprio futuro.
A spingerla verso il cambiamento è la convinzione che sia il Karma la causa dei suoi insuccessi, ma – senza fare anticipazioni – è probabile che alla fine debba ricredersi.
É proprio questa l’idea che ha dato vita al libro: che esista o meno, il Karma è incomprensibile, ma non porta solo guai. Certo bisogna affrontarlo a muso duro».
Che cos’è il Karma per lei?
«Immagino il Karma come un percorso ad ostacoli, anzi, qualcosa di simile al gioco dell’oca applicato alla vita. Si lanciano i dadi per procedere sulle caselle, ma a volte capita di dover tornare indietro, o di cedere il turno.
Così il “giocatore della vita” viene sottoposto a delle prove. Superandole, può andare avanti, si evolve. Diversamente resta fermo, con l’incombenza di affrontare le medesime situazioni fino a quando non troverà il modo di risolverle.
Non saprei dire fino a che punto possano incidere la fortuna, il destino, o i debiti con le vite precedenti. So che alcuni devono affrontare delle sfide terribili… Allora parlare del Karma come di un gioco diventa riduttivo, ma mi piace credere che tutti quanti possiedano le capacità innate per raggiungere il traguardo. Forse è solo un pensiero consolatorio, però me lo tengo ben stretto».
Ha detto di aver scritto un romanzo ironico, con la voglia di distrarre il lettore, divertirlo e donargli una pausa dallo stress e dalla quotidianità. Ci spiega questa scelta?
«Ho quasi provato la necessità fisica di scrivere un romanzo ironico e, in effetti, mi sono divertita parecchio a inventare le peripezie della protagonista.
La nostra quotidianità è scandita da ritmi sempre più frenetici, incombenze, preoccupazioni… Credo che sia importante avere uno spazio d’evasione che ci faccia stare bene, che ci permetta di rilassarci. Io questo spazio l’ho creato immaginando storie. E se le storie sono divertenti, ancora meglio! Mentre scrivo mi capita spesso di pensare ai lettori. Quelli del “solo cinque minuti prima di andare a dormire”. Amo immaginarli a fine giornata, nel momento in cui finalmente possono correre a raggomitolarsi sulla loro poltrona preferita, con il libro infilato sotto l’ascella. É a loro che mi sono rivolta scrivendo “Tutta colpa del Karma”».
Quanto Agata “è Paola”? Agata è il nome di un cristallo, un nome scelto per un significato o a caso?
«Per certi versi Agata mi assomiglia. Come me è un po’ maldestra, a tratti anche ingenua. Lei però tende a farsi sopraffare dalle situazioni, non a caso, dopo aver lasciato il fidanzato, decide di scappare da Torino per prendersi una pausa e rimettersi in sesto. Io sono più un tipo panzer. A costo di farmi male, ma male sul serio, affronto tutto di petto.
Il nome Agata racchiude in sé molti significati. Deriva dal greco e vuol dire persona di buon carattere, ed è il nome di una pietra che favorisce la pulizia interiore, la meditazione e il raggiungimento degli obiettivi. L’ho scelto perché mi è sembrato calzante, ma anche per rendere omaggio alla celebre Agatha Christie che, oltre ai più noti gialli, ha scritto alcuni romanzi rosa sotto pseudonimo. Mi è sembrato di buon auspicio».
Agata alla fine sceglie di modificare e trasformare il suo Karma o ne rimane prigioniera?
«Direi che alla fine Agata riesce a fare pace con il suo Karma».
Indicazioni per ordinare o acquistare il suo libro?
«Il libro è acquistabile in formato cartaceo sui principali Stores online come Blomming.com, Mondadoristore.it, Ibs.it, Amazon, anche nella versione e-book. A Cambiano lo si può trovare nel negozio Zero Zero Setter di Caterina Cortassa».